Il trading è un’attività che si presta a svariate interpretazioni, e sicuramente a molte diverse applicazioni. Moltissime delle differenze a livello operativo sono conosciute dai più, ed i trader di ogni esperienza conoscono molto bene la differenza fra scalping, intraday, multiday, posizione, e via discorrendo. Oggi, andiamo ad illustrare un altro tipo di differenza, parlando dei pro e contro della distinzione principale fra i due rami maestri di questa attività.
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Una prima differenza
Innanzitutto, esiste una distinzione che va a fare da cappello a tutti gli altri trader, che poi possono ricadere in una delle due -o in una combinazione- possibilità. Parliamo di trader sistematici e di trading discrezionali.
Il trading Automatico
Il trader automatico, in sostanza, andrà ad effettuare le proprie analisi e a prendere le successive decisioni sulla base di calcoli matematici e rilevazioni statistiche che poi vanno a comporre i suoi trading system. Il vantaggio, in questo caso, è che il trader sistematico conserva molto spesso il suo edge fintanto che il trading system funziona, poiché la macchina non è soggetta alla possibile discontinuità mentale delle persone. Di contro, un trader automatico solitamente sarà meno efficiente ed efficace, poiché un trader discrezionale esperto in condizioni ottimali riuscirà ad avere una maggiore comprensione delle dinamiche di mercato, che nel caso invece dell’operatore che si muova solamente tramite trading system sono affidate a dei meri calcoli, senza possibilità di interpretazione.
Il trading discrezionale
Al contrario del trader automatico, il trader discrezionale farà della sua esperienza e delle lezioni imparate sul campo lo zoccolo duro delle sue analisi ed operazioni. Un trader discrezionale si avvale di una certa tipologia di analisi -come ad esempio quella tecnica, fondamentale, o altri approcci come quello Ganniano o Elliottiano– per catalogare un certo tipo di situazione e desumerne un approccio operativo. I pro di questo approccio sono generalmente legati ad una maggiore capacità di identificazione del trend. Il nostro cervello è più efficiente -in condizioni ottimali- se si tratta di percepire piccolo differenze che però nel loro insieme vanno a dipingere scenari differenti con diverse considerazioni da fare. Di contro, un trader discrezionale può essere potenzialmente soggetto alle classiche “inefficienze” caratteristiche degli esseri umani, come una certa incostanza dovuta a fattori fisici e mentali
In sostanza: quale dei due?
Come al solito, la scelta viene lasciata alla discrezione dei vari trader. In realtà, tutti i tipi di operatività hanno pro e contro sia come premesse che come applicazione. I trader che si fidino più di calcoli matematici e statistiche, potrebbero giovare di un approccio sistematico. I system trader solitamente raccolgono maggiori soddisfazioni nel breve periodo, ma solitamente i discrezionali con più pazienza arrivano a dei risultati di maggior caratura. La scelta sta a voi.
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